Polaroid: chiude il settore fotografia istantanea

La notizia e’ di quelle che fanno replicare ai piu’ esperti: “me l’aspettavo…”, “l’avevo previsto…”, “era inevitabile…” e simili amenità.

Polaroid ha preso la storica decisione di chiudere tutti gli impianti (rimanenti) dedicati alle fotocamere ed alle relative pellicole a sviluppo istantaneo.
Le buone vecchie Polaroid (io possiedo ancora un modello con un ‘allora’ innovativo sensore ad ultrasuoni per l’autofocus) rimarranno quindi senza pellicole.
Punto e basta.

CNN.com riporta che Polaroid conta ora 150 dipendenti, dopo l’ultimo taglio di 450 unità (= lavoratori/persone), che il percorso di abbandono della fotografia istantanea era cominciato già da due anni e che, per una triste comparazione, nel 1978, Polaroid contava circa 15.000 dipendenti.

L’idea dei supersiti è quella di re-inventare Polaroid nell’era del digitale, un’era che, evidentemente, non è stata presa in considerazione per tempo e/o nel modo corretto.
Le idee per il futuro includono nuovi prodotti digitali (fotocamere, TV, lettori DVD) ed in particolare una stampante estremamente piccola per le stampe da cellulare o da fotocamera digitale senza inchiostro, grazie ad una tecnologia di thermal transfer proveniente da Zink Imaging.
In altre parole, inseguendo la stampa istantanea ‘the digital way’.

I suddetti esperti di dietrologia e di futuro che, leggendo questa notizia, non se ne sono stupiti più di tanto, farebbero meglio a considerare quale capitolo si stia chiudendo.
Quanti fotografi professionisti hanno usato/usano le Polaroid in studio per provinare, quante persone le hanno usate per le prime foto…

So che anche questo è un segno dei tempi: di base, non credo la fotografia digitale debba soppiantare la fotografia ‘analogica’ (orrenda definizione).

Per la notizia su CNN.com – Polaroid chiude con fotografia istantanea.

In ogni caso, auguri Polaroid per il prossimo ‘istantaneo’ futuro!

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