Archivi categoria: Software di Stampa

Crea il tuo poster con iPhone e iPad con Phoster

phoster app iphoneUn’applicazione decisamente utile: Phoster per iPhone e per iPad.

Phoster di Bucketlabs è un’app per iOS che permette di creare poster (da cui il nome) a partire da circa 200 template grafiche ben curate da sovrapporre ad una nostra foto, da scattare oppure già presente sul nostro device Apple nella cartella Immagini.

Una volta scelta la template e la foto, è possibile modificare numerosi elementi grafici ed inserire varie caselle di testo.

Il modus operandi è molto simile a Powerpoint: le caselle di testo possono essere spostate, ridimensionate e ne possono essere modificati font, stile e colori.

Il risultato finale può essere ulteriormente migliorato tramite la scelta di numerosi filtri creativi (ormai immancabili per App fotografiche).

L’immagine può essere quindi salvata nelle immagini su iPhone/iPad, condivisa sui social oppure stampata direttamente tramite AirPrint.

Per avere una migliore idea di quanto ci si possa sbizzarrire con questa app, consigliamo di visitare il sito dello sviluppatore Bucketlabs e sul notevole gruppo Flickr dedicato.

Phoster è disponibile su iTunes App Store e costa 1,79 euro.

Share

Il fotoritocco e la post-produzione prima dell’era Photoshop? Ecco come funzionava…

Certo… al giorno d’oggi con PhotoShop è possibile quasi tutto.
Il fotoritocco ha raggiunto livelli veramente incredibili e, spesso, l’originale di una foto è così banalmente differente dalla versione definitiva per la pubblicazione.
Nonostante questi strumenti, molti fotografi scelgono ancora di non ritoccare le proprie immagini, lasciando all’immediatezza dello scatto, e degli errori che ne possono incorrere, il vero valore di una foto.

Tuttavia, fino a non molti anni fa, tutto questo non esisteva e le correzioni di tono, colore e luminosità venivano effettuate in camera oscura da veri e propri artisti.
Ecco dunque come si lavorava prima di PhotoShop e del digitale.
La famosa agenzia Magnum Photos di New York apre i propri archivi e svela come alcune delle foto più note siano state ritoccate tramite gli appunti e le note di Pablo Inirio, lo stampatore ufficiale dell’Agenzia.

Possiamo vedere come venissero post-prodotte foto come quella di James Dean o di Audrey Hepburn: schiarendo o addirittura bruciando zone e riducendo il contrasto di altre zone tramite mascherature.

fotoritocco prima di photoshop il

Ogni foto veniva stampata decine di volte con le modifiche volute, con un lavoro ed una capacità che rasentano l’arte.

post produzione

Ogni minimo dettaglio veniva vagliato: dal tempo di esposizione alla composizione chimica dei reagenti, dal tipo di carta all’effetto chiaroscuro da ottenere.

fotoritocco

La maggiore sorpresa deriva forse dal fatto che Pablo Inirio lavora ancora per Magnum nello stesso modo, anche nel pieno dell’era digitale, anche se qualcosa è cambiato (è passato ad Ilford quando Agfa ha chiuso i battenti): “I collezionisti e le gallerie prediligono ancora le stampe su carta”.

[Fonti: The Literate Lens e FSToppers]

Share